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L'Uomo che non c'era

Musica e Testo di Filippo Zucchetti

Prodotta e registrata da Marta Venturini

Il Video 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Appunti su “L'Uomo che non c'era ”

 

Pare che per apprezzare un opera d’arte  si debba per forza trovarne un senso logico; invece di lasciarsi andare al nuovo, all’inesplorato, all’emozionale, si cercano testardamente rassicurazioni, certezze e verità precostituite.

​Onirica e visionaria “L’uomo che non c’era” è una canzone volutamente irrazionale che tenta di andare oltre, di superare il rassicurante processo narrativo. Lo scopo non è disorientare l’ascoltatore  ma piuttosto cercare di portarlo oltre al conosciuto, alla forma, al visibile; oltre la mente precondizionata. Una canzone  sensoriale, emotiva ed evocativa che va vissuta più che capita.

L'immagine del "monaco che brucia con una dignità assoluta" è ispirato alla figura del del monaco buddista vietnamita Thích Quảng Đức che il 10 Giugno del 1963 a Saigon si diede fuoco per protestare contro la persecuzione dei buddisti da parte del governo sudvietnamita. Mentre bruciava  rimase nella posizione del Loto mantenendo incredibilmente uno stato di imperturbabile quiete. 

La foto, del giornalista dell' Associated Press Malcom Browne, fu poi utilizzata dal  gruppo Rage Against the Machine come copertina dell'omonimo album del 1992.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Testo

Dipinse l’aria con la mano e poi sparì

Qualcuno disse che non c’era ma era li

 

Come se fosse atmosfera

Come un brivido alla schiena

 

Lui era l’uomo che non c’era

nella corsia di un ospedale

Che parcheggiava in doppia fila un letto

ma non stava male

Che guardò in faccia a un’infermiera

Le disse me lo fa un favore

respiri tutto ‘sto dolore e

gridi

l’anima non muore

Come una verità importante

che entra nel corpo e e nella mente

Che ci purifica ci ossigena e ci libera per sempre

 

Il lungo mare di Riccione salutò

Un uomo o forse un’aquilone io non lo so

 

Ricordo solo quella scena

Ricordo un brivido alla schiena

 

Ricordo l’uomo che non c’era

Appeso ad un filo di cotone

Aveva ali di cartone pareva fosse un aquilone

Scelse di non toccare terra

per non cadere in tentazione

del vuoto senso dell’avere della gloria e del potere

….solo se smetti di pensare ….lo puoi vedere

 

Chi era l’uomo che non c’ era

Forse era solo un infermiera

Forse è quel brivido alla schiena

Forse è il corpo che respira

Forse è un monaco che brucia

Con una dignità assoluta

Forse è una madre con la figlia

Forse è un battito di ciglia 

 

Forse  son centomila voci

Sotto un diluvio tropicale

Che invece del silenzio

Gridano che l’anima non muore

Non muore

Non muore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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La Chitarra

La melodia de "L'Uomo che non c'era"  è stata interamente composta con questa  acustica YAMAHA FG-110 Red Label  Made In Japan del 1971.

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La foto di copertina è stata scattata da Filippo Zucchetti 

Riprese, regia e montaggio: Davide Vasta 

Sceneggiatura: Filippo Zucchetti

Con: Alessia Martinelli

Con la partecipazione di: 

Luisa Trequattrini, Daria Dorillo, Francesco Zucchetti

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