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Appunti su “L'Uomo che non c'era ”
Pare che per apprezzare un opera d’arte si debba per forza trovarne un senso logico; invece di lasciarsi andare al nuovo, all’inesplorato, all’emozionale, si cercano testardamente rassicurazioni, certezze e verità precostituite.
Onirica e visionaria “L’uomo che non c’era” è una canzone volutamente irrazionale che tenta di andare oltre, di superare il rassicurante processo narrativo. Lo scopo non è disorientare l’ascoltatore ma piuttosto cercare di portarlo oltre al conosciuto, alla forma, al visibile; oltre la mente precondizionata. Una canzone sensoriale, emotiva ed evocativa che va vissuta più che capita.
L'immagine del "monaco che brucia con una dignità assoluta" è ispirato alla figura del del monaco buddista vietnamita Thích Quảng Đức che il 10 Giugno del 1963 a Saigon si diede fuoco per protestare contro la persecuzione dei buddisti da parte del governo sudvietnamita. Mentre bruciava rimase nella posizione del Loto mantenendo incredibilmente uno stato di imperturbabile quiete.
La foto, del giornalista dell' Associated Press Malcom Browne, fu poi utilizzata dal gruppo Rage Against the Machine come copertina dell'omonimo album del 1992.
Il Testo
Dipinse l’aria con la mano e poi sparì
Qualcuno disse che non c’era ma era li
Come se fosse atmosfera
Come un brivido alla schiena
Lui era l’uomo che non c’era
nella corsia di un ospedale
Che parcheggiava in doppia fila un letto
ma non stava male
Che guardò in faccia a un’infermiera
Le disse me lo fa un favore
respiri tutto ‘sto dolore e
gridi
l’anima non muore
Come una verità importante
che entra nel corpo e e nella mente
Che ci purifica ci ossigena e ci libera per sempre
Il lungo mare di Riccione salutò
Un uomo o forse un’aquilone io non lo so
Ricordo solo quella scena
Ricordo un brivido alla schiena
Ricordo l’uomo che non c’era
Appeso ad un filo di cotone
Aveva ali di cartone pareva fosse un aquilone
Scelse di non toccare terra
per non cadere in tentazione
del vuoto senso dell’avere della gloria e del potere
….solo se smetti di pensare ….lo puoi vedere
Chi era l’uomo che non c’ era
Forse era solo un infermiera
Forse è quel brivido alla schiena
Forse è il corpo che respira
Forse è un monaco che brucia
Con una dignità assoluta
Forse è una madre con la figlia
Forse è un battito di ciglia
Forse son centomila voci
Sotto un diluvio tropicale
Che invece del silenzio
Gridano che l’anima non muore
Non muore
Non muore

La Chitarra
La melodia de "L'Uomo che non c'era" è stata interamente composta con questa acustica YAMAHA FG-110 Red Label Made In Japan del 1971.

La foto di copertina è stata scattata da Filippo Zucchetti
Riprese, regia e montaggio: Davide Vasta
Sceneggiatura: Filippo Zucchetti
Con: Alessia Martinelli
Con la partecipazione di:
Luisa Trequattrini, Daria Dorillo, Francesco Zucchetti